Se ti dico “cookie” ti viene in mente il biscotto americano con i pezzetti di cioccolato? Beh, anche a me. 🍪

Come puoi intuire, però, non sono qui per insegnarti a preparare dei dolci. 😅 Ma proverò a spiegarti che come funzionano i “biscotti del web” con una metafora del campo culinario:

Immaginiamo che il sito sia una persona che ci chiede una ricetta e ci dà un foglio per scriverla, noi lo prendiamo e gliela scriviamo. Successivamente ci troviamo a cena da quella persona, che ci prepara proprio la nostra ricetta.

E’ più o meno questo che accade. I cookie sono dei piccoli file di testo che i siti in cui entriamo ci inviano. Questi file funzionano come dei database che contengono frammenti di informazioni utili su di noi. Una volta dato il consenso al loro utilizzo ad un sito, verremo riconosciuti ogni volta che ci ritorneremo.

E’ questo il meccanismo che ci permette di salvare password, nome, indirizzo e-mail e altre informazioni inserite precedentemente, come quando ritroviamo sul carrello articoli aggiunti giorni prima.

I cookie si suddividono in due categorie:

  • Quelli di prima parte sono i cookie salvati dai siti che noi visitiamo in prima persona
  • Quelli di terze parti sono i cookie ottenuti non da noi stessi mentre visitavamo un sito, ma da altri siti che avevamo visitato in precedenza.

Di per sé i cookie velocizzano la navigazione e la rendono più semplice e piacevole. Tuttavia dobbiamo stare molto attenti a quali siti diamo il consenso per il loro utilizzo, per evitare che venga violata la nostra privacy.

Vi do, quindi due consigli veloci per gestirli al meglio:

  1. Dai il consenso all’utilizzo dei cookie soltanto a siti che sai che sono affidabili,
  2. Elimina regolarmente i cookie salvati, soprattutto quelli dei siti che non visiti con frequenza. In genere, è possibile farlo nella sezione “Cookie” nelle impostazioni del browser che usi.

Alla fine i cookie sono veramente come i biscotti, sono buoni, ma di sicuro è meglio se scegliamo quelli più sani e se non ne mangiamo un pacchetto intero a colazione: equilibrio e consapevolezza sono sempre la migliore strategia. 😉

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